Diversi anni fa scoprii questa bellissima realtà. Così bella, da sembrarmi irraggiungibile.
Vedevo medici, infermieri, mediatori, figure competenti che soccorrevano le vittime di guerra.
Una cosa mi colpì particolarmente: ognuna di queste persone non perdeva mai il sorriso.
Figurarsi, pensavo, se dinnanzi alle situazioni più complicate questi continuino a sorridere.
Ed invece era proprio così, e l’ho constatato nel 2015 quando – finalmente! – sono riuscito ad entrare a far parte di questa famiglia.
Non ho competenze mediche, né mi sono mai trovato in teatri di guerra.
Ma ho avuto la fortuna di prestare volontariato presso una delle strutture EMERGENCY a poco più di 70 km da qui, a Polistena, dov’è presente un Poliambulatorio.
Ho conosciuto delle persone stupende, eroiche. Donne e uomini che danno la propria vita per gli altri, che non giudicano nessuno e porgono una mano a chiunque.
Ho anche visto tanto disagio e sofferenza negli occhi di chi si è trovato scaraventato in una realtà ai limiti dell’immaginabile, dove i Diritti Umani sono violati costantemente. Si parte alla ricerca di un posto dove vivere dignitosamente, scappando da guerra e disperazione, e ci si ritrova ad essere sfruttati ed emarginati.
Voglio credere che il loro incontro con EMERGENCY rappresenti un barlume di speranza, un motivo per vedere questo angolo di mondo in maniera meno negativa.
È stata una delle esperienze più belle della mia vita. E quel sorriso contagioso dello staff che presta cure totalmente gratuite a chiunque ne necessiti, lo porto tutt’ora con me.
Ho scelto di sostenere questa Organizzazione perché ci credo, perché continuo ad esserne volontario, perché so che non è mai tempo perso. Ogni giorno me ne innamoro sempre di più, e un po’ mi rode avere aspettato così tanto prima di entrarvici.
La lettera che segue è giunta al mio indirizzo, firmata di suo pugno dalla Presidentessa Cecilia Strada.
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